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Onde longitudinali e onde trasversali

Nell'animazione in basso è mostrata un'onda trasversale. In questo tipo di onda le oscillazioni avvengono in una direzione perpendicolare alla direzione di propagazione dell'onda stessa.
Questo si può osservare facendo click sul "bottone" con la scritta "altro" sotto la finestra dell'animazione. L'elemento rosso si muove dall'alto in basso, mentre l'onda si propaga da sinistra a destra.
Il rettangolo giallo che si deforma mostra la deformazione di un elemento di materiale attraversato dall'onda: il volume del materiale non cambia (in questo esempio bidimensionale l'area del rettangolo non cambia durante la deformazione), ma viene deformato (il rettangolo viene distorto in un parallelogramma). Il materiale non subisce compressioni o dilatazioni (il volume del materiale non cambia), ma deformazioni "di taglio".

L'animazione in basso mostra un'onda longitudinale. Le oscillazioni dovute all'onda avvengono in una direzione parallela alla direzione di propagazione dell'onda stessa.
Premendo il pulsante "altro" si evidenzia in rosso un elemento del materiale attraversato dall'onda, che oscilla da destra a sinistra, in orizzontale nella figura. Poiché anche l'onda si propaga in orizzontale nella figura, da sinistra a destra, l'oscillazione di un elemento di materiale è parallela alla direzione di propagazione.
Il rettangolo giallo mostra la deformazione di un elemento di materiale che subisce cambiamenti di volume (compressioni e decompressioni) visualizzati nella figura bidimensionale come cambiamenti di area del rettangolo.

Nel caso di onde sismiche (onde che si trasmettono nei terreni e nelle rocce) la velocità di trasmissione delle onde longitudinali è maggiore di quella delle onde trasversali. Le onde longitudinali arrivano alle stazioni di rilevamento dei terremoti e vengono registrate nei sismogrammi prima delle altre. Per questo le onde sismiche longitudinali vengono denominate "onde P" (primarie o primae, in latino), mentre le onde trasversali vengono denominate "onde S" (secondarie o secundae).
Una curiosità: nei testi in lingua anglosassone viene utilizzata la stessa nomenclatura (P-waves e S-waves), ma con un significato diverso. La P sta infatti per "pressure" (pressione) e la S sta per "share" (taglio), in relazione al tipo di deformazione che subiscono gli elementi del materiale attraversato dalle onde.